Argilla (70-1 micron), una delle componenti più importanti della fertilità del suolo.
I terreni con forte presenza di argilla hanno caratteristiche di:
- elevata tenacia e compattezza
- scarsa ossigenazione e ridotto drenaggio
- forte capillarità e crepacciabilità
I fenomeni all’ultimo punto possono essere sia pregi che difetti, dipende dal contesto!
I terreni argillosi (si chiamano così quando presentano almeno 18% di argilla) si definiscono terreni pesanti, ma la loro densità è di molto inferiore ai terreni sabbiosi definiti “leggeri”, perché?
Semplice! Perché gli aggettivi “leggero” e “pesante” si riferiscono alla lavorabilità del terreno,e non al suo peso specifico! I terreni argillosi sono terreni che si oppongono alla lavorazione e che presentano un elevato numero di micropori (minuscoli spazi interstrato in cui si raccoglie l’acqua). Tuttavia, data la dimensione delle loro particelle, godono di diverse proprietà tra le quali le proprietà colloidali. Per semplificare immaginiamo le particelle di argilla come minuscole sfere che possono interagire tra loro andando a formare granuli o glomeruli. Questi aggregati presenteranno un elevatissima superficie di contatto con il suolo, oltre che delle cariche elettriche capaci di attrarre, a seconda del pH del mezzo, determinati elementi nutritivi carichi positivamente o negativamente.
Cosa succede quando immettiamo acqua e fertilizzante in un terreno contenente argille? La soluzione che percola nel suolo prende il nome di soluzione circolante e racchiude all’interno tantissime componenti (organiche e minerali) cariche elettricamente, che andranno ad interagire prima con il suolo e poi con le radici. Gli elementi della soluzione (cationi positivi, e anioni negativi) circolano nel suolo e interagiscono con i colloidi delle argille venendo da questi ultimi catturati o, a volte, raggiungendo direttamente la superficie radicale (il rizoplano). Naturalmente non tutte le molecole vengono attratte, le argille colloidali hanno carica negativa nella maggior parte dei nostri terreni con ph>7: solo le molecole delle giuste dimensioni e cariche positivamente come per esempio Ca, K, Mg, Ammonio vengono catturate.
Le argille hanno quindi la capacità di trattenere i cationi positivi sulla loro superficie, permettendo alle piante una nutrizione più equilibrata nel tempo.