Le associazioni degli operatori del settore hanno deciso di unirsi e fare ricorso al TAR

Facciamo ricorso al Tar Lazio, chiedendo una sospensiva e il rinvio in Corte di Giustizia Europea con l’obiettivo di tutelare i nostri interessi legittimi violati. 

Diritti fortemente compromessi dalla continua incapacità politica, non solo di affrontare, ma anche solo di adeguarsi agli standard europei su questa pianta. È necessario un chiarimento in materia per salvare il settore industriale relativo a tutti gli utilizzi della pianta nella sua interezza nel mondo delle aromatiche, erboristiche e da profumeria. La politica oggi ha bisogno di un segnale importante, di vedere che siamo presenti e vigili sul futuro della nostra filiera.

La coltivazione di Canapa Industriale è regolamentata in Italia dalla legge 242 del 2016 di cui tutti i riferimenti sono disponibili al seguente link

Comunicato: Le Associazioni del Settore della Canapa fanno ricorso al TAR

A conclusione positiva dello studio di prefattibilità, le associazioni hanno affidato l’incarico di promuovere ricorso al Tar Lazio all’avv. Botto dello studio Legance e all’avv. Bulleri non appena il decreto verrà pubblicato in gazzetta ufficiale.

L’obiettivo è ottenere la sospensiva del comma 4 dell’art 1 del decreto interministeriale in materia di piante officinali, discusso a inizio gennaio 2022 in Conferenza Stato-Regioni e che interviene sul D.lgs 75/2018. Gli avvocati precisano che tale risultato si potrà raggiungere senza coinvolgere nel ricorso in alcun modo le altre norme sulle piante officinali e le destinazioni farmaceutiche.

Questo intervento viene fortemente supportato dalle nostre associazioni che vedono nell’applicazione corretta della normativa europea maggiori opportunità per tutte le aziende italiane che rappresentano.

Il nuovo decreto officinali non include infatti tutti gli altri usi già previsti dalla L.242/2016 e in particolare la possibilità di realizzare derivati dalla pianta nella sua interezza ai sensi delle filiere previste dalla legge e delle normative dei settori industriali a queste legate. Nell’ottica della competitività delle aziende sul mercato europeo ci sembra assurdo, si rischia che le varietà previste e ammesse dalla normativa europea (e dalla L.242/2016), selezionate e certificate, vengano per errore sottoposte alla stessa normativa prevista per gli stupefacenti dalle quali sono naturalmente distinte per la loro non offensività e non pericolosità. 

L’attività di monitoraggio sul territorio delle associazioni evidenzia che questa formulazione del decreto inizia a generare fraintesi con alcune procure. Le aziende e gli investitori temono ripercussioni e alcuni pensano di spostare le loro attività all’estero (o hanno iniziato a farlo).

Per questi motivi le associazioni indicono una raccolta fondi al fine di sostenere tutte le spese necessarie a tutelare il libero mercato tramite un ricorso al Tar nell’ottica di sviluppare tutte le potenzialità che deriverebbero da elementi quali certezza normativa, fiducia degli investitori, supporto tecnico, attività di lobbying a lungo termine per uno sviluppo della qualità con il conseguente miglioramento del posizionamento in Europeo e nel Mondo, favorendo il consolidamento dell’Italia in un mercato che non dia spazio solo a prodotti di massa standardizzati, ma anche a prodotti Craft di qualità.

Auspicando che possiate supportarci in questa iniziativa, vi chiediamo di versare il vostro contributo liberamente.

Come verranno utilizzati i fondi raccolti?

Per il Ricorso al Tar, affidando l’incarico allo studio legale Legance, nella persona di Alessandro Botto, con il supporto dell’avvocato Giacomo Bulleri con l’obiettivo di ottenere una sospensiva del provvedimento con rinvio alla corte di giustizia euopea.

Affidando il ricorso ad uno studio illustre, con il necessario supporto degli altri legali si è preventivata una spesa di circa 50.000€

Il ricorso è partito e la prima udienza si è tenuta il 7 settembre 2022:

Raccolta Fondi

Fai parte del Settore?

Sei un agricoltore? Un’associazione?  Vivaista? Hemp Shop? Laboratorio? Azienda di commercio al dettaglio che tratta la Canapa? Sei un trasformatore? Un Importatore o distributore? 

Partecipa anche tu con una donazione e condividendo la raccolta fondi tra i tuoi contatti!  

È possibile effettuare la donazione tramite bonifico:

IBAN: IT 60 Y 0569 6032 0500 0009 131X14

Intestato all’Ass.Canapa Sativa Italia

Causale: “Donazione Ricorso Tar”

Sei un Sostenitore?

Chi siamo

Siamo associazioni di canapicoltori che da anni svolgono, grazie al continuo e incessante lavoro di ricerca, formazione e informazione. Con decreto MIPAAF – Affari Generali – Prot. Interno N.9385830 del 17/12/2020, siamo state elette a rappresentare il settore della canapa come componenti del Tavolo di Filiera istituito presso il Mipaaf. Operiamo per la definizione di normative chiare e adeguate alle sfide economiche del settore, per sensibilizzare l’opinione pubblica e i vari enti sulle caratteristiche specifiche e virtuose della canapa del “benessere”, lavoriamo per promuovere l’autoregolamentazione di coltivatori e operatori incoraggiando buone pratiche, contribuendo allo sviluppo di standard, certificazioni e marchi di qualità applicabili agli attori del settore.

Il mercato della canapa sta vivendo una notevole crescita a livello internazionale, mentre in Italia molti prodotti contenenti infiorescenze di canapa vengono commercializzati in un quadro normativo vago e inadatto che non riesce a garantire la sicurezza dei professionisti del settore.

Le nostre associazioni riuniscono già diverse centinaia di agricoltori, esercizi commerciali al dettaglio, i principali franchisor, produttori e trasformatori, tabacchi, laboratori, avvocati specializzati, scienziati e personalità qualificate del mondo del diritto e della ricerca scientifica e medica.

Associazione Canapa Sativa Italia

Canapa Sativa Italia (C.S.I.) è l’associazione nazionale che unisce tutti gli operatori del settore della canapa dal mondo agricolo alla trasformazione fino alla distribuzione su tutto il territorio nazionale. Sui social network già dal 2014 grazie all’unione di numerosi operatori di tutti i comparti della filiera, ha trovato concretezza quattro anni dopo -il 15 luglio 2018- diventando una realtà totalmente rappresentativa del settore: dai coltivatori ai commercianti, dai trasformatori al comparto analitico fino ai tecnici legali e ai professionisti delle attività collegate, oggi Canapa Sativa Italia conta un numero sempre crescente di realtà che si impegnano nella cooperazione e nello sviluppo del settore.

sardinia-cannabis

Associazione Sardinia Cannabis

Presidente Piero Manzanares
Sardinia cannabis è un'associazione nata dalla determinazione di un gruppo di imprenditori sardi accomunati dal desiderio di risolvere, anche attraverso la canapa, problematiche comuni del territorio puntando alla creazione di filiere locali sostenibili sia dal punto di vista economico che ambientale. Ci impegniamo come associazione alla sensibilizzazione e informazione al grande pubblico sulle benefiche ricadute possibili dalla sua coltivazione diffusa, per la creazione di occasioni di lavoro in agricoltura e in altri settori dove la canapa ha dimostrato storicamente molteplici utilizzi e vantaggi.

Resilinza Italia Onlus

Presidente Francesco Vitabile
L’associazione di operatori di filiera è presente su tutto il territorio Nazionale, ma in particolar modo in Toscana dove collabora con Università, Federazione Agronomi, Istituti di Ricerca, Comando Regionale Carabinieri forestali con i quali si sono stretti dei protocolli di intesa per la Filiera Canapicola Regionale su controlli e certificazioni. Resilienza Italia Onlus nasce nel 2018, grazie al continuo e incessante lavoro di ricerca, formazione, credendo e investendo nella sostenibilità, nell’Inclusione, nell’economia circolare e virtuosa ha deciso con la sua attività di supportare e valorizzare la filiera Canapaia Italiana.

Federcanapa

Presidente Beppe Croce
La Federazione della canapa italiana nasce il 20 febbraio 2016. I soci fondatori sono imprese, esperti e associazioni operanti da lungo tempo nel mondo della canapa italiana. La missione principale è tutelare gli interessi dei coltivatori e dei primi trasformatori di canapa coltivata in Italia nelle sedi istituzionali e nei confronti degli altri settori economici. A tale scopo la federazione promuove la ricerca e fornisce informazioni attendibili sui metodi di coltivazione e lavorazione della canapa industriale e sulle sue potenziali applicazioni. Tutte le attività proposte da Federcanapa devono in ogni caso rispondere a criteri e obiettivi ecologicamente e socialmente sostenibili, quali il miglioramento della fertilità dei suoli, l’arricchimento della biodiversità, la riduzione degli input chimici e delle emissioni inquinanti, la riduzione dei consumi energetici, la riduzione dei rischi per la salute degli operatori e dei consumatori finali.​